“Gianturco comunque resta un luogo al margine, neanche lontano dal centro, ma come dimenticato: un tubo che attraversa casa e che superi senza badarci più.” Questa casa è Napoli e quel tubo dimenticato è Gianturco, zona ex-industriale alle spalle della stazione ferroviaria, che Diego Miedo con i suoi murales e Davide Schiavon con i suoi scritti hanno deciso di raccontarci attraverso un libro: Palude. Gianturco, dal pantano all’industria e ritorno. Un racconto in tre atti, opera di Davide, ci porta davanti a quello che era ed è oggi questo quartiere, che un tempo sorgeva lungo il fiume Sebeto, fu protagonista dell’espansione industriale e demografica e che oggi è un sobborgo abbandonato, dove anche gli spazzini non si vedono ormai da anni. Una serie di fotografie dei murales realizzati da Diego ci accompagna per le vie di Gianturco: scheletri, personaggi bizzarri, corpi sinuosi che da diversi anni colorano i muri di questo quartiere, appollaiati sulle pareti come se niente fosse, ignari o volutamente dimentichi di quello che li circonda; disegni che trovano spazio su muri scrostati, porte arrugginite, edifici abbandonati, fabbriche dismesse, piazze occupate solo da rifiuti o carcasse di auto forse da rottamare. Uno sguardo amaro su un angolo di Italia che porta a riflettere e a chiedersi quanti altri quartieri, come Gianturco, esistono e quale sarà il loro futuro.
Autori: Diego Miedo, Davide Schiavon / Editore: Monitor edizioni / ISBN: 9788890361593 / 80 pagine / €15.00